martedì 23 aprile 2013

OLD BLACKS - OLD RUGBY BERGAMO 1950


Per la serata di venerdì erano previsti forti temporali sul campo di via Reis  Remoli  a Settimo Milanese , ma gli “DEI del RUGBY” volevano vedere una bella partita.  Forse per questo motivo, hanno deciso di annaffiare abbondantemente il campo prima dell’incontro, con un forte quanto breve temporale.

Alle 20:00 il campo è pronto per consentire alle due squadre di giocarsi il risultato, su un terreno morbido e perfetto.

Il Bergamo e gli Old Blacks si incontrano per la prima volta, e l’occasione non è di quelle “normali”.  La posta in palio è  veramente importante, la vincente raggiungerà la vetta della classifica del I° festival del Rugby old lombardo. 

Ambedue le compagini sono uscite vincenti dal difficilissimo campo del Monza e quindi l’incontro del 19 aprile ha un peso molto importante.

I giocatori lo sanno e lo temono. 

Verso le 19,30 i primi Old Blacks si affacciano nello spogliatoio. Le solite battute, i soliti riti scaramantici facevano presagire ad un normale incontro amichevole, ma basta guardarli con attenzione per capire che la tensione è alta e la partita importante. 

Un ora prima del fischio d’inizio, sono una ventina i giocatori orobici che giungono al campo di Settimo Milanese.  Per nulla intimoriti,  ma pronti e disposti a giocare un incontro di alto livello. 

Dopo pochi minuti ed i controlli dell’arbitro, i giocatori delle due squadre iniziano le tipiche procedure di riscaldamento. Una corsetta leggera, un po’ di stiramenti, un paio di passaggi. 

A dieci minuti dall’inizio Valentino, l’allenatore degli Old Blacks, raduna i suoi giocatori e comunica la formazione. Ma, cosa più importante, prepara la squadra alla partita, ricordando a tutti che stanno per disputare un incontro molto equilibrato e che un singolo episodio può cambiare l’esito ed il risultato.

Mai previsione fu più azzeccata. 

LA CRONACA DELLA PARTITA

Alle 21:00 la partita, suddivisa in tre tempi da 20 minuti, ha inizio.
Durante i primi venti minuti, gli Old Blacks chiudono i giocatori del Bergamo nella loro metà campo, senza però riuscire a sfondare la forte e compatta difesa orobica. Il gioco è abbastanza corretto ed i giocatori si affrontano con coraggio. 

Ma la tensione è alta e Valentino si vede costretto ha sostituire uno dei suoi vecchi neri per eccesso di nervosismo ed palese emulazione lamento-calcistica. La  partita prosegue secondo copione con un equilibrio costante tra le due forze contrapposte. 

Il secondo tempo vede il Bergamo affacciarsi nella metà campo avversaria, ma i tentativi di penetrazione dei trequarti orobici si spengono contro la linea difensiva degli Old Blacks. 

Nella breve pausa tra il secondo e l’ultimo tempo, le due squadre si radunano attorno alle proprie panchine, cercando la giusta motivazione e la forza per conquistare quel risultato al quale tanto ambiscono. 

Alcuni Old Blacks, con più esperienza, cominciano a confabulare su strategie di attacco, movimenti difensivi, rimesse laterali e altre questioni tecnico tattiche. Ma Valentino li zittisce tutti, ricordando quanto aveva detto prima della partita: <<Un episodio può cambiare tutto…>> quindi <<quello che serve è concentrazione, costanza e soprattutto CATTIVERIA>>. 

La cattiveria di cui parla “IL VALE” è quella che ti permette di spostare tre uomini a pochi metri dalla meta, quella che ti permette di fermare chiunque, quella che non ti fa sentire il dolore e la stanchezza…

È giunto il momento di  trovare, nella propria anima, quella forza che negli ultimi minuti e negli ultimi metri si trasforma in CATTIVERIA POSITIVA, QUELLA FORZA CHE SOLO LE SQUADRE VINCENTI HANNO. 

Tutti i Vecchi Neri capiscono che giocare bene non basta per vincere contro una squadra, forte ed organizzata, come il Bergamo.  Tattiche ed esperienza non sarebbero state più sufficienti. 

L’ultimo tempo ha inizio, ma nulla sembra presagire ad un cambio di ritmo, le due squadre si affrontano senza paura, ma l’equilibrio è ancora sovrano in campo. 

Ormai in panchina qualche Old Black inizia a borbottare..<<in fin dei conti un pareggio non è male>>, <<la squadra ha comunque giocato bene>>, <<il venerdì sera siamo stanchi, e mancano gli infortunati>>…..

Ma è proprio mentre tutto sembra scritto e deciso, che arriva quella forza tanto implorata da Valentino…

Mancavano 7 minuti al termine.  A metà campo l’ing riceve un pallone e con una CATTIVERIA POSITIVA INAUDITA si crea un varco abbattendo tre giocatori avversari. Come possa farlo e dove trovi la forza nessuno lo capisce. Tutti, a bordo campo, urlano e incitano. Ormai l’Ing è lanciato verso la linea di meta,… è solo….

Ma si sa che i bergamaschi non si arrendono con facilità.. anche loro conoscono il concetto di CATTIVERIA POSITIVA, ed è  proprio a pochi metri dalla linea di meta che un giocatore orobico, con una “francesina” perfetta, riesce a toccare in tuffo la caviglia sinistra dell’ing facendolo cadere al suolo. 

Le grida si fermano, un silenzio tombale avvolge il campo di gioco e nelle menti di tutti si affaccia la parola PAREGGIO ….Ma in una frazione di secondo…tutto questo viene spazzato via dal grido << MIA!!! MIA!!! MIA!!!...>> ..è Mario Colla, che raccoglie il pallone da terra e finisce il lavoro.. Sfonda le ultime difese bergamasche ed appoggia la MALEDETTA OVALE oltre la linea di meta…

Ormai sono pochi i minuti che mancano alla fine del match, e il tempo non è sufficiente per consentire al Bergamo di reagire e cercare di pareggiare i conti. 

L’incontro finisce con il risultato di 1:0 per la squadra locale.

SI DICE….

Qualcuno racconta che la CATTIVERIA POSITIVA fu concessa agli OLD BLACKS da quegli stessi “DEI DEL RUGBY” che avevano preparato il campo e che volevano vedere una bella partita.
Come sia veramente andata e come la raccontino non importa molto, ma si può confermare, che al fischio finale dell’arbitro, i giocatori del BERGAMO e degli OLD BLACKS sapevano di aver giocato una grande partita.

NOTE:
La serata si è conclusa con un simpatico terzo tempo …TRA AMICI E BIRRE E e soprattutto ricordando che tra breve ci sarà la rivincita….

MAN OF THE MATCH – OLD BLACKS: Diego Berto per la continuità dimostrata in campo (infatti non si è spettinato neppure un momento…)

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