lunedì 29 aprile 2013

OLD BLACKS - SEREGNO, Marietto, l'Esselunga e le birre...



PREMESSA

Che per Mario Colla la partita di venerdì non era come le altre, Omar lo aveva capito già nel tardo pomeriggio, precisamente alle 17:05.

Omar è il Team Manager degli Old Blacks, riceve una ventina di telefonate al giorno da parte dei giocatori; chi lo chiama per chiedere l’ora della partita, chi per chiedere i calzini, chi per dire che un altro giocatore gli sta sulle palle e chi perché non sa quale regalo comprare alla moglie per l’anniversario. 

Tutti chiamano il TM e lui  risponde sempre  a tutti.

 Ma la telefonata di Mario aveva un motivo particolare. Mario stava litigando all’interno dell’Essellunga di Corsico, perché voleva a tutti i costi comprare due casse di birra per i compagni e voleva comprare quelle birre che erano in OFFERTA SPECIALE. 

Aveva già visitato due o tre supermercati ed in nessuno le aveva trovate…”MI DISPIACE SONO FINITE”
Per questo motivo si era posizionato nel centro del punto vendita di Corsico, era IMBUFALITO e non se ne sarebbe andato senza le sue birre in offerta speciale.

Una gentile signorina cercava di spiegarli il perché le birre non si trovavano.. che poteva comprare qualcos’altro.. MA MARIO VOLEVA LE BIRRE IN OFFERTA

Lui non si arrende facilmente, e mentre chiamava Omar, chiedeva contemporaneamente  di parlare con il direttore ….Non quello del punto vendita ma con LUI, il signor Caprotti in persona!!!  

Possiamo solo lontanamente immaginare le facce dei dipendenti del supermercato, che armati di finti sorrisi cercavano di  risolvere la singolare situazione.

Mario è testardo e non molla mai.. può sembrare burbero e spaventare. Ha un fisico massiccio ed una stazza di oltre 100 kg.  È  la tipica persona con la quale non è intelligente litigare al semaforo.

Ma chi lo conosce sa benissimo che è una persona veramente buona e generosa..  Brontola, rompe le balle, urla,  borbotta e non sta mai zitto.. ma è un buono di cuore e quelle birre le voleva, non per lui, ma  per i suoi compagni di squadra…non voleva presentarsi senza.

Alle 17:12 minuti arriva la seconda chiamata.. ”OMAR, HO LE BIRRE!!!! MA LE DOBBIAMO BERE GHIACCIATE NELLO SPOGLIATOIO DOPO LA PARTITA”.  

Come le abbia ottenute non è importante, ma le birre c’erano e Mario era pronto per una grande serata. 

PRE-PARTITA

Come consuetudine, il raduno al campo di Settimo Milanese è previsto per le 19,45.  All’arrivo i giocatori trovano le birre di Mario in frigo e lui in campo a scaldarsi…

Anche Leonard O’Shea  è già presente negli spogliatoi, il ginocchio non regge ma lui vuole provare a tutti i costi. 

L’irlandese è testardo e non vuole mancare mai.  Gegi, il doc ufficiale degli Old Blacks, lo sta fasciando, ma basta guardarlo in volto per capire che non approva la scelta del rosso giocatore di Cork.

A guardalo in mutande tutto fasciato, Len ricorda l’uomo della pubblicità della dr Gibaud, i famosi prodotti parafarmaceutici degli anni 70 e 80.

Lui ci prova, insiste e finge di non sentire il dolore…ma il ginocchio non regge e Len se ne rende conto già durante il riscaldamento. Dopo un po’ di prove deve abbandonare il campo; per la felicità dei gestori del bar che preparano immediatamente un consolatorio fusto di birra.  

Ma chi lo conosce bene sa benissimo che neppure 20 litri di pura birra irlandese lenirebbero la sua sofferenza. Len odia  non essere in campo , soffre se la partita la deve guardare da fuori. Len è uno di quelli che c’è sempre e comunque...

CRONACA

OLD BLACKS – SEREGNO è un “classica” del circuito Old Rugby milanese.
Il clima è sereno, i giocatori si conoscono e l’amicizia ormai li unisce ma quando l’arbitro fischia l’inizio incomincia la vera battaglia. 

Adrenalina e Competitività prendono il sopravento. 

Per i prossimi 60 minuti sarà solamente rugby e per tornare amici, bisognerà aspettare il “Terzo Tempo”.
La pace si farà dopo…davanti a qualche pinta di birra.

La partita ha inizio ed il Seregno schiaccia gli Old Blacks nella loro metà campo per i primi venti minuti.  Sono numerosi i tentativi dei falchetti brianzoli di entrare in area di meta. 

È la loro voglia di vincere che li porta a comandare il gioco. 

A bordo campo Valentino, l’allenatore Old Blacks è contrariato e continua a mugugnare “ i miei hanno lasciato le palle nello spogliatoio” e non intende quelle di gioco.

Il Seregno insiste ma non passa, gli Old Blacks non riescono a creare gioco ed uscire dalla loro metà campo, ma placcano e coprono lo spazio. Il martellamento della compagine brianzola  continua sino alla fine del primo temapo ma il risultato non si sblocca.

Dopo una breve pausa si ricomincia e gli Old Blacks cambiano marcia, si vedono aperture più rapide ed azioni con più fasi. È tornato l’equilibrio in campo e le due squadre si fronteggiano con continuità ma nessuna delle due riesce a concludere in meta. Passano altri 20 minuti e il risultato non si sblocca. 

L’ultimo tempo sta per cominciare, le squadre sono pronte e la voglia di vincere è alta.

Le facce dei giocatori delle due squadre non sembrano essere stanche, i cambi non mancano ne per la squadra di casa ne per i falchetti di Seregno, che si sono presentati con oltre venti giocatori.

Gli Old Blacks attaccano sempre più con maggior continuità ma gli ospiti si difendono con forza e attendono l’errore che gli permetta la sortita vincente. 

Come in tutte le classiche che si rispettano arriva il momento che da la svolta definitiva all’incontro. 

Mancano 7 minuti al termine, il Seregno è chiuso negli ultimi 5 metri davanti alla propria linea meta. Confusione e grida accompagnano le azioni.  

Repentinamente l’ovale sbuca dalla parte dei giocatori brianzoli, il mediano di apertura dei falchetti riceve il pallone e realizza un fantastico calcio liberatorio che supera la metà del campo di gioco.  Gli Old Blacks sono sbilanciati in avanti; i giocatori del Seregno  corrono per recuperare il pallone e lanciarsi verso la meta avversaria.  Ha inizio la tipica azione che ribalta il gioco..

Solo un miracolo può cambiare la situazione. Ma gli Old Black hanno Luigi Sanromerio (..il cognome non è mai casuale). Luigi, dopo due rimbalzi velenosi,  riesce a recuperare il pallone ed inizia a correre verso la meta avversaria; adesso sono i falchetti di Seregno ad essere sbilanciati, la loro linea difensiva  è disordinata.
Luigi supera due giocatori che cercano inutilmente di placcarlo, il terzo però riesce a fermarlo ma lui passa il pallone un secondo prima dell’impatto.

Il pallone è ora nelle mani di Andrea detto Psico che corre per altri 10 metri ma, prima di essere placcato, anche lui passa il pallone ad un altro Old Blacks.

L’azione continua. I giocatori in maglia nera vengono sistematicamente placcati ma riescono sempre a passare il pallone a un compagno.  

Una vera azione di rugby, i giocatori lottano e cadono, ma la palla avanza verso l’obiettivo…

L’ovale NON SI FERMA..corre dritto verso la meta. 

Sono 7 i giocatori che toccano il pallone prima che lo stesso arrivi nelle mani di Mario Colla che con un ultimo scatto lo deposita  dietro i pali. È META!!!!  OLD BLACKS 1 – SEREGNO 0.

È una grande meta nata da un’azione corale e continua…anche Valentino accenna un sorriso, ma torna subito serio e ricorda a tutti che la partita non è finita. 

Finalmente il risultato è sbloccato e manca poco alla fine dell’incontro. 

Negli ultimi minuti gli Old Blacks riescono a realizzare una seconda meta (merito sempre del solito Mario Colla). La stessa viene animatamente contestata dal Seregno per un infrazione.. Il giocatore in maglia nera era partito direttamente da una punizione. Ma i capitani non si erano accordati con precisione prima dell’incontro e nessuno sa quale sia la regola da rispettare. Al termine di una breve discussione l’arbitro convalida. OLD BLACKS 2 – SEREGNO 0

La partita termina con la vittoria degli Old Blacks, ma il tunnel che i vecchi neri dedicano ai Falchetti di Seregno è veramente sentito. La squadra brianzola è molto cresciuta  e ha dimostrato di essere una compagine sempre più difficile da sconfiggere, una squadra forte e ben organizzata. Gli Old Blacks lo sanno e lo hanno capito…Il Seregno sarà sempre di più un osso duro da mordere..

TERZO TEMPO E POI…

La cosa più gradita all’uscita dal campo per gli Old Blacks è stato l’applauso dei compagni di squadra che non avevano potuto partecipare all’incontro.
Poi…Finalmente tutti negli spogliatoi a bere le birre ghiacciate di Mario… eletto “MAN OF THE MATCH” della serata. Lui lo sapeva, lo sentiva e per questo motivo che voleva le birre ghiacciate…

La serata continua con una cena tra le due squadre e le solite gare tra Bevitori di Birra accompagnate   dall’immancabile coro “se tu sei …uno di noi… ci devi far vedere il culo, la la la la”…
Invito che Carvas accetta calorosamente mostrando a tutti i presenti la parte del corpo in cui non batte il sole..

Verso la mezzanotte parte della squadra si sposta sul naviglio, direzione Cap Town e continua a festeggiare  sino alla chiusura. (Ne sanno qualcosa le ragazze che lavorano nel locale, che si sono sorbite il gruppo di rugbisti rimbambiti ed alticci.. sino alle 2 del mattino).

Alle ore 03,22, presso il ristorante pizzeria Le Capanelle, il Capitano dichiara ufficialmente chiuso il terzo tempo. 

Sono presenti  Ricky Leoni, Frank il Maltese e Mauro alias Fiorello. Testimoni ufficiali: Bianca la cameriera,  il pizzaiolo egiziano, un calzone farcito , un piatto di gnocchi zola e noci e una pizza leggera.
Finalmente tutti a letto…pronti per la prossima partita.

IFIX TCEN TCEN


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