PREMESSA
Che per Mario Colla la partita di
venerdì non era come le altre, Omar lo aveva capito già nel tardo pomeriggio,
precisamente alle 17:05.
Omar è il Team Manager degli Old
Blacks, riceve una ventina di telefonate al giorno da parte dei giocatori; chi lo
chiama per chiedere l’ora della partita, chi per chiedere i calzini, chi per
dire che un altro giocatore gli sta sulle palle e chi perché non sa quale
regalo comprare alla moglie per l’anniversario.
Tutti chiamano il TM e lui risponde sempre a tutti.
Ma la telefonata di Mario aveva un motivo
particolare. Mario stava litigando all’interno dell’Essellunga di Corsico,
perché voleva a tutti i costi comprare due casse di birra per i compagni e
voleva comprare quelle birre che erano in OFFERTA SPECIALE.
Aveva già visitato due o tre
supermercati ed in nessuno le aveva trovate…”MI DISPIACE SONO FINITE”
Per questo motivo si era
posizionato nel centro del punto vendita di Corsico, era IMBUFALITO e non se ne
sarebbe andato senza le sue birre in offerta speciale.
Una gentile signorina cercava di
spiegarli il perché le birre non si trovavano.. che poteva comprare qualcos’altro..
MA MARIO VOLEVA LE BIRRE IN OFFERTA
Lui non si arrende facilmente, e mentre
chiamava Omar, chiedeva contemporaneamente di parlare con il direttore ….Non quello del
punto vendita ma con LUI, il signor Caprotti in persona!!!
Possiamo solo lontanamente
immaginare le facce dei dipendenti del supermercato, che armati di finti
sorrisi cercavano di risolvere la singolare
situazione.
Mario è testardo e non molla mai..
può sembrare burbero e spaventare. Ha un fisico massiccio ed una stazza di
oltre 100 kg. È la tipica persona con la quale non è intelligente
litigare al semaforo.
Ma chi lo conosce sa benissimo
che è una persona veramente buona e generosa..
Brontola, rompe le balle, urla, borbotta e non sta mai zitto.. ma è un buono
di cuore e quelle birre le voleva, non per lui, ma per i suoi compagni di squadra…non voleva presentarsi
senza.
Alle 17:12 minuti arriva la
seconda chiamata.. ”OMAR, HO LE BIRRE!!!! MA LE DOBBIAMO BERE GHIACCIATE NELLO
SPOGLIATOIO DOPO LA PARTITA”.
Come le abbia ottenute non è
importante, ma le birre c’erano e Mario era pronto per una grande serata.
PRE-PARTITA
Come consuetudine, il raduno al
campo di Settimo Milanese è previsto per le 19,45. All’arrivo i giocatori trovano le birre di
Mario in frigo e lui in campo a scaldarsi…
Anche Leonard O’Shea è già presente negli spogliatoi, il ginocchio
non regge ma lui vuole provare a tutti i costi.
L’irlandese è testardo e non
vuole mancare mai. Gegi, il doc
ufficiale degli Old Blacks, lo sta fasciando, ma basta guardarlo in volto per
capire che non approva la scelta del rosso giocatore di Cork.
A guardalo in mutande tutto fasciato, Len
ricorda l’uomo della pubblicità della dr Gibaud, i famosi prodotti parafarmaceutici
degli anni 70 e 80.
Lui ci prova, insiste e finge di
non sentire il dolore…ma il ginocchio non regge e Len se ne rende conto già
durante il riscaldamento. Dopo un po’ di prove deve abbandonare il campo; per
la felicità dei gestori del bar che preparano immediatamente un consolatorio
fusto di birra.
Ma chi lo conosce bene sa benissimo
che neppure 20 litri di pura birra irlandese lenirebbero la sua sofferenza. Len
odia non essere in campo , soffre se la
partita la deve guardare da fuori. Len è uno di quelli che c’è sempre e
comunque...
CRONACA
OLD BLACKS – SEREGNO è un
“classica” del circuito Old Rugby milanese.
Il clima è sereno, i giocatori si
conoscono e l’amicizia ormai li unisce ma quando l’arbitro fischia l’inizio
incomincia la vera battaglia.
Adrenalina e Competitività
prendono il sopravento.
Per i prossimi 60 minuti sarà
solamente rugby e per tornare amici, bisognerà aspettare il “Terzo Tempo”.
La pace si farà dopo…davanti a
qualche pinta di birra.
La partita ha inizio ed il
Seregno schiaccia gli Old Blacks nella loro metà campo per i primi venti
minuti. Sono numerosi i tentativi dei falchetti
brianzoli di entrare in area di meta.
È la loro voglia di vincere che li
porta a comandare il gioco.
A bordo campo Valentino,
l’allenatore Old Blacks è contrariato e continua a mugugnare “ i miei hanno
lasciato le palle nello spogliatoio” e non intende quelle di gioco.
Il Seregno insiste ma non passa, gli
Old Blacks non riescono a creare gioco ed uscire dalla loro metà campo, ma
placcano e coprono lo spazio. Il martellamento della compagine brianzola continua sino alla fine del primo temapo ma il
risultato non si sblocca.
Dopo una breve pausa si ricomincia
e gli Old Blacks cambiano marcia, si vedono aperture più rapide ed azioni con
più fasi. È tornato l’equilibrio in campo e le due squadre si fronteggiano con
continuità ma nessuna delle due riesce a concludere in meta. Passano altri 20
minuti e il risultato non si sblocca.
L’ultimo tempo sta per
cominciare, le squadre sono pronte e la voglia di vincere è alta.
Le facce dei giocatori delle due squadre
non sembrano essere stanche, i cambi non mancano ne per la squadra di casa ne
per i falchetti di Seregno, che si sono presentati con oltre venti giocatori.
Gli Old Blacks attaccano sempre
più con maggior continuità ma gli ospiti si difendono con forza e attendono
l’errore che gli permetta la sortita vincente.
Come in tutte le classiche che si
rispettano arriva il momento che da la svolta definitiva all’incontro.
Mancano
7 minuti al termine, il Seregno è chiuso negli ultimi 5 metri davanti alla
propria linea meta. Confusione e grida accompagnano le azioni.
Repentinamente l’ovale sbuca
dalla parte dei giocatori brianzoli, il mediano di apertura dei falchetti
riceve il pallone e realizza un fantastico calcio liberatorio che supera la
metà del campo di gioco. Gli Old Blacks
sono sbilanciati in avanti; i giocatori del Seregno corrono per recuperare il pallone e lanciarsi
verso la meta avversaria. Ha inizio la
tipica azione che ribalta il gioco..
Solo un miracolo può cambiare la
situazione. Ma gli Old Black hanno Luigi Sanromerio (..il cognome non è mai
casuale). Luigi, dopo due rimbalzi velenosi,
riesce a recuperare il pallone ed inizia a correre verso la meta
avversaria; adesso sono i falchetti di Seregno ad essere sbilanciati, la loro
linea difensiva è disordinata.
Luigi supera due giocatori che
cercano inutilmente di placcarlo, il terzo però riesce a fermarlo ma lui passa
il pallone un secondo prima dell’impatto.
Il pallone è ora nelle mani di
Andrea detto Psico che corre per altri 10 metri ma, prima di essere placcato, anche
lui passa il pallone ad un altro Old Blacks.
L’azione continua. I giocatori in
maglia nera vengono sistematicamente placcati ma riescono sempre a passare il
pallone a un compagno.
Una vera azione di rugby, i
giocatori lottano e cadono, ma la palla avanza verso l’obiettivo…
L’ovale NON SI FERMA..corre dritto
verso la meta.
Sono 7 i giocatori che toccano il
pallone prima che lo stesso arrivi nelle mani di Mario Colla che con un ultimo
scatto lo deposita dietro i pali. È META!!!!
OLD BLACKS 1 – SEREGNO 0.
È una grande meta nata da un’azione
corale e continua…anche Valentino accenna un sorriso, ma torna subito serio e
ricorda a tutti che la partita non è finita.
Finalmente il risultato è
sbloccato e manca poco alla fine dell’incontro.
Negli ultimi minuti gli Old
Blacks riescono a realizzare una seconda meta (merito sempre del solito Mario
Colla). La stessa viene animatamente contestata dal Seregno per un infrazione..
Il giocatore in maglia nera era partito direttamente da una punizione. Ma i
capitani non si erano accordati con precisione prima dell’incontro e nessuno sa
quale sia la regola da rispettare. Al termine di una breve discussione l’arbitro
convalida. OLD BLACKS 2 – SEREGNO 0
La partita termina con la vittoria degli Old Blacks, ma il
tunnel che i vecchi neri dedicano ai Falchetti di Seregno è veramente sentito.
La squadra brianzola è molto cresciuta e
ha dimostrato di essere una compagine sempre più difficile da sconfiggere, una
squadra forte e ben organizzata. Gli Old Blacks lo sanno e lo hanno capito…Il
Seregno sarà sempre di più un osso duro da mordere..
TERZO TEMPO E POI…
La cosa più gradita all’uscita dal campo per gli Old Blacks
è stato l’applauso dei compagni di squadra che non avevano potuto partecipare
all’incontro.
Poi…Finalmente tutti negli spogliatoi a bere le birre
ghiacciate di Mario… eletto “MAN OF THE MATCH” della serata. Lui lo sapeva, lo
sentiva e per questo motivo che voleva le birre ghiacciate…
La serata continua con una cena tra le due squadre e le
solite gare tra Bevitori di Birra accompagnate dall’immancabile
coro “se tu sei …uno di noi… ci devi far vedere il culo, la la la la”…
Invito che Carvas accetta calorosamente mostrando a tutti i
presenti la parte del corpo in cui non batte il sole..
Verso la mezzanotte parte della squadra si sposta sul
naviglio, direzione Cap Town e continua a festeggiare sino alla chiusura. (Ne sanno qualcosa le
ragazze che lavorano nel locale, che si sono sorbite il gruppo di rugbisti rimbambiti
ed alticci.. sino alle 2 del mattino).
Alle ore 03,22, presso il ristorante pizzeria Le Capanelle,
il Capitano dichiara ufficialmente chiuso il terzo tempo.
Sono presenti Ricky
Leoni, Frank il Maltese e Mauro alias Fiorello. Testimoni ufficiali: Bianca la
cameriera, il pizzaiolo egiziano, un
calzone farcito , un piatto di gnocchi zola e noci e una pizza leggera.
Finalmente tutti a letto…pronti per la prossima partita.
IFIX TCEN TCEN
Nessun commento:
Posta un commento